Akinobu Kishi Sensei

Nato nel 1949 a Nord di Tokyo, Akinobu Kishi Sensei è morto nel 2012 a Maebashi. È stato Maestro dello Zen Shiatsu riconosciuto e rinomato a livello internazionale. Ha studiato allo Japan Shiatsu College con Tokujiro Namikoshi, ha seguito Shizuto Masunaga allo Yokai Shiatsu Center dove ha insegnato per 10 anni. Laureato in architettura del paesaggio a Tokyo.

 

Akinobu Kishi Sensei si è sempre ritenuto più che un insegnante un ricercatore dell’essere umano. Ed è da questa ricerca, che non ha mai interrotto, che è nato il Sei-Ki So–Ho, la cui traduzione letterale è “trattamento dell’energia vitale”.

Esso consiste di 3 elementi base: il Sei-Ki come metodo per diagnosticare e trattare il corpo e due diversi metodi di concentrazione e meditazione che sono il Katsugen e il Gyo-ky.

Lo sviluppo del Sei-Ki So–Ho ha portato la pratica dello Shiatsu oltre il suo livello meccanico e formale. 

 

Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza infinita, consapevoli della fortuna di averlo ospitato come Sensei e come amico per 14 anni. Per 14 anni ha partecipato alla vita della scuola.

 

 

KYOKO KISHI

Kyoko Kishi studia e pratica il Sei-Ki da più di sedici anni.

Discepola e collega del Maestro Kishi, negli ultimi anni, oltre ad assisterlo nel suo insegnamento, ha tenuto seminari di Sei-Ki in tutto il mondo. Si occupa principalmente dei problemi legati alla salute della donna.

 

 

IL SEI-KI SO-HO

 

Il Sei-Ki So-Ho è un metodo che si avvale della “risonanza ” e dei suoi effetti per aiutare un organismo vivente a far uso delle sue facoltà di auto-guarigione. Attraverso il respiro e le zone di risonanza che si manifestano alla superficie del corpo, l’operatore può raggiungere l’osmosi con la persona, grazie ad un’attenzione costante e una percettività finissima.

 

Uno squilibrio o un blocco del flusso di energia vitale si manifestano solitamene attraverso dolori, malessere e la malattia che può essere l’espressione estrema di un tentativo di ristabilire l’armonia. La naturale attività del corpo umano consiste infatti nel mantenere un equilibrio energetico costante.

 

Quando l’operatore stabilisce l’osmosi con il ricevente, si verifica la “risonanza” (risonanza = ki) e quando questa risonanza ha luogo in punti ben precisi, in momenti altrettanto precisi, può aiutare l’organismo a ritrovare l’armonia e a diventare più resistente. Se una persona ha fiducia nelle sue possibilità di auto-guarigione, il suo corpo lascerà che le zone da trattare diventino percepibili da parte dell’operatore.

 

Il Sei-Ki So-Ho risveglia inoltre la nostra sensibilità profonda: diventiamo così più consapevoli dei cambiamenti che intervengono in noi. Il corpo si rilassa, è più sciolto, i dolori diventano più precisi: siamo più percettivi, si riattivano le funzioni di eliminazione di scorie e tossine. Anche la mente si rilassa, diventa più sensibile: in armonia con il corpo, inizia anch’essa la sua attività di eliminazione delle scorie.

 

Il Sei-Ki So-Ho non è soltanto un mezzo per vivere in buona salute, ma è una via verso la chiarezza, verso lo sviluppo della volontà e dell’autonomia individuale.